Elementi in c.a.p. protetti con vernice intumescente e relativa certificazione – CERT.REI.

Si riporta di seguito l’analisi svolta su una copertura in tegoli precompressi su un edificio nel comune di Carnate in provincia di Monza e Brianza. Dalle analisi svolte sull’esistente, eseguendo una valutazione analitica si riusciva a garantire una resistenza della struttura pari ad R 30, inferiore a quella richiesta dal progettista antincendio e pari ad R60.

mappatura termica tegolo non protetto a 30′ – valutazione analitica C.A.P. – CERT. REI

Per ottenere la resistenza richiesta di R60 si è proposto il seguente intervento:

proteggere i tegoli con vernice intumescente o intonaco alleggerito antincendio (in quest’ultimo caso, previa valutazione dell’incremento di carico) o altri dispositivi certificati.

tegolo non protetto – valutazione analitica C.A.P. – CERT. REI

La ditta incaricata di eseguire le opere di protezione ha richiesto al sottoscritto di individuare marca, tipo e quantitativo di vernice intumescente in grado di proteggere i tegoli in questione.

Si evita di indicare produttore e marca della vernice ma si indicano le prescrizioni imposte dal produttore ed il rapporto di equivalenza della vernice.

Innanzi tutto il produttore ha prescritto l’applicazione di un primer in una quantità pari a 100g/mq.

Prima di procedere ad applicare la vernice bisognerà attendere almeno 5ore per l’asciugatura del primer.

La vernice dovrà esser applicata in una quantità pari a 1,1Kg/mq in 2 mani (la ditta consiglia applicazione a spruzzo con macchina ad alta pressione e pescante rigido).

Sia il primer che la vernice andranno applicate anche dove ora sono presenti le lampade, previo smontaggio delle stesse per liberare la superficie del tegolo da trattare.

Si è eseguita quindi l’analisi strutturale rieseguendo la mappatura termica della sezione andando a applicare uno strato di cls, ottenuto tramite il rapporto di equivalenza contenuto nel rapporto di valutazione, che riporta, per uno spessore di 471 micron di film secco di vernice uno spessore equivalente di cls, a 60′, pari a 27mm.

Essendo il minimo residuo secco in volume della vernice, pari al 57%, ed essendo la massa media pari a 1300g/l (0,77 l/Kg), applicando 1,1 kg/mq di superficie ed essendo 1 litro pari ad 1mm di spessore su 1 mq, verranno applicati 1,1Kg x 0,77l/kg x 57% = 0,482 lsecchi = 0,482 mm = 482micron di film secco >471micron.

L’elemento n. S1 è un tegolo in C.A.P.. e le nervature sporgono di 39cm e sono armate con n.7 trefoli formati tre fili di diametro circa 4mm intrecciati con copriferro minimo pari a circa 2,5cm sia laterale che inferiore.

Non essendo a conoscenza di tutte le caratteristiche che caratterizzano i tegoli precompressi si valuterà la resistenza al fuoco degli stessi in funzione della temperatura raggiunta nei vari intervalli temporali dalle armature. Questo metodo risulta essere conservativo rispetto ad un metodo analitico che tiene conto anche dell’eventuale sovraddimensionamento della struttura e che paragona le azioni agenti con quelle resistenti.

Considerando le combinazioni di carico in condizioni eccezionali che, a favore di sicurezza, ipotizzando tutti i carchi permanenti, sono il 30% inferiori a quelle in condizioni ultime si ha:

Ed,fi= hfi x Ed con hfi = 0,7

Anche i coefficienti parziali dei materiali in condizioni di incendio vengono presi con valore unitario al posto di gammas=1,15.


Per determinare la resistenza al fuoco della struttura è stato quindi sufficiente andare a realizzare la mappatura termica della sezione, valutare la temperatura nelle barre di armatura e correlarle con il decadimento della resistenza in funzione della temperatura.

L’analisi, a differenza di quelle effettuata nello stato di fatto, prevede un modello con applicato uno spessore di cls protettivo pari a 2,7cm (equivalente a 471 micron di film secco).

mappatura termica tegolo protetto con vernice intumescente a 60′ – valutazione analitica C.A.P. – CERT. REI

Si riportano di seguito i link ai siti dei principali produttori di vernici intumescenti: