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La resistenza al fuoco delle strutture di un edificio è contemplata nel D.M. 14/01/2008 “Norme tecniche per le costruzioni” che al cap. 3.6.1 definisce l’incendio come un’azione eccezionale. Per valutare gli effetti di tale azione,  le norme tecniche indicano di utilizzare nelle analisi la combinazione di carico eccezionale. Le stesse norme individuano nella tabella 3.5.IV. le prestazioni, suddivise in termini di livello,  richieste alle strutture di una costruzione.

I principali parametri per la valutazione della resistenza al fuoco sono:

  • la resistenza R: attitudine a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco;
  • l’ermeticità E: attitudine a non lasciar passare né produrre fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto;
  • l’isolamento termico I: attitudine a ridurre la trasmissione del calore.

Nello specifico i singoli parametri si possono combinare tra loro formando le seguenti sigle/simboli:

  • con il simbolo REI (seguito da un numero n) si identifica un elemento costruttivo che conserva per un tempo determinato n la resistenza meccanica, la tenuta alle fiamme e ai gas caldi, l’isolamento termico;
  • con il simbolo RE (seguito da un numero n) si identifica un elemento costruttivo conserva per un tempo determinato n la resistenza meccanica e la tenuta alle fiamme e ai gas caldi;
  • con il simbolo R (seguito da un numero n) si identifica un elemento costruttivo conserva per un tempo determinato n la resistenza meccanica.

Il numero n indica la classe di resistenza al fuoco, calcolata e commisurata al carico di incendio specifico di progetto caratterizzante il compartimento analizzato.

Le classi di resistenza al fuoco sono: 15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240 e 360, ed esprimono il tempo, in minuti primi di esposizione alla curva nominale ISO 834, durante il quale la resistenza al fuoco deve essere garantita.

Combinando insieme le sigle con le classi si ottengono le classificazioni di resistenza al fuoco come ad es. REI120 che identifica un elemento costruttivo che conserva per 120 minuti  la resistenza meccanica, la tenuta alle fiamme e ai gas caldi e l’isolamento termico.

La verifica di resistenza al fuoco può essere eseguita sostanzialmente in 3 modi differenti:

  1. Tabellare: modalità per la classificazione in base a confronti con tabelle;
  2. Analitico: modalità per la classificazione in base ai risultati di calcoli;
  3. Sperimentale: modalità per la classificazione in base ai risultati di prove.

Il metodo tabellare è sicuramente il più semplice, infatti il progettista deve semplicemente (rispettando alcuni parametri) commisurare il proprio elemento da certificare con tabelle le quali forniscono senza alcun calcolo le caratteristiche di resistenza al fuoco dell’elemento.

Il metodo analitico è sicuramente quello più complesso e quello dove il progettista sfrutta a pieno le sue capacità ingegneristiche per verificare le prestazioni di resistenza al fuoco della struttura, analizzando sia le sollecitazioni sulla struttura che l’andamento delle temperature all’interno delle sezione analizzata. Lo sforzo di progettazione è giustificato in quando è possibile certificare strutture senza dover far sostenere spese eccessive al cliente.

CERT.REI INTUMESCENTI

esempio di andamento delle temperature (mappatura termica) all’interno della sezione di un tegolo precompresso

Il metodo sperimentale può ritenersi piuttosto semplice a livello di progettazione, ma decisamente oneroso per il cliente. Con questo metodo infatti, il cliente è costretto ad installare e sostenere spese ingenti per la protezione delle strutture mediante elementi protettivi (lastre in cartongesso, vernici intumescenti, intonaci speciali…)

Volendo quindi semplificare e riassumere le situazioni più frequenti, le prestazioni REI, RE, R o EI richieste alle strutture sono indicate come prescrizione nelle normative “verticali” specifiche per attività (autorimesse, scuole, ospedali, attività commerciali etc.). Ove l’attività non fosse normata da specifica normativa, in genere, le prestazioni richieste, vengono dedotte dal carico di incendio presente e/o dalla pratica di prevenzione incendi presentata al competente comando dei VV.F..

Definita la prestazione richiesta, si dovranno eseguire le opportune valutazioni (TABELLARE e/o ANALITICA e/o SPERIMENTALE) e indicare, se necessari, gli interventi atti a dimostrare il rispetto di tale richiesta. Tali valutazioni andranno riportate all’interno del modello CERT.REI che, sottoscritto da tecnico iscritto negli elenchi del M.I. previsti dalla legge 818/1984 (professionista antincendio), andrà consegnato al competente comando provinciale dei VV.F. contestualmente alla SCIA Antincendio.

Il modello CERT.REI è la certificazione di resistenza al fuoco delle strutture indicate nello stesso. Chi sottoscrive il modello certifica anche la corretta posa degli elementi e di eventuali protettivi utilizzati.

Chi sottoscrive il CERT.REI può raccogliere i certificati di corretta posa di nuove strutture o di nuovi protettivi, redatti da chi li ha effettivamente posati e potrà raccogliere e indicare nel CERT.REI, certificati di prodotti e/o relazioni di calcolo redatte da altri professionisti.

All’interno dell pagina lavori https://resistenzaalfuoco.it/lavori/ sono state riportate e descritte alcune delle valutazioni analitiche svolte dal nostro studio.

Puoi contattarci alla pagina https://resistenzaalfuoco.it/contatti/. Saremo lieti di fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno relativamente a:

  • CERT.REI autorimessa – CERT.REI box auto (di tutte le strutture portanti e di compartimentazione presenti)
  • CERT.REI capannoni industriali (CERT. REI strutture prefabbricate)
  • CERT.REI strutture esistenti
  • CERT.REI strutture miste
  • CERT.REI struttura in C.A.
  • CERT.REI struttura in acciaio (non protette oppure protette con vernici intumescenti, intonaci o lastre in calciosilicato)
  • CERT.REI struttura in legno
  • CERT.REI struttura in muratura – muri tagliafuoco
  • CERT.REI soletta predalles, CERT. REI soletta piena, CERT. REI soletta in latero-cemento, CERT. REI  solai misti in lamiera grecata e calcestruzzo

Il nostro Studio svolge prevalentemente le proprie attività nelle seguenti province italiane: Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Varese, Novara, Verbania, Vercelli, Alessandria, Torino, Piacenza. Tuttavia, operiamo su tutto il territorio italiano.